venerdì 20 marzo 2020

viva i sogni

E' proprio vero che l'enfasi della vita di un uomo è da ricercare nei sogni del bambino che era in lui, è vero sì che tutto quel potenziale inespresso ancora non scalfito dall'irrealizzabile rappresenti già il tutto, il toccare le stelle non con un dito ma a piene mani; un sogno, solo un sogno, è questa l'aspirazione più grande, ecco perchè già mi chiedo se la mia intensità di sogno, di viverlo, di sognarlo, di gustarlo, e di emozionarmi, conservarlo nel cuore con riconoscenza, con affetto, bene sì, se tutto ciò sia uguale anche negli altri, non so, non so proprio, forse varia di vita in vita, di missione in missione, di caverna in caverna, e se un sogno possa avere, cioè contenere più sensazioni di una praticità? C'è chi dice che nell'attesa vi è il massimo dell'estasi, ma è lo stesso anche se poi non vi è un risvolto, una concretizzazione? Poco alla volta mi sto rendendo conto che in realtà non ci sia nessuna differenza tra un sogno ed una realtà, occupano entrambi uno spazio fisico ed uno spazio metafisico e non sono nient'altro che due facce della stessa medaglia, ciò è semplice da capire per chi riesce ad uscire dal proprio Io e vedere le cose con gli occhi del Mondo, perchè basta chiudere gli occhi e tu sei nel sogno, lo stai vivendo, li riapri e ritorni nella realtà, per quanti secondi, minuti, o più vuoi rimanere nell'uno o nell'altro lo decidi soltanto tu, di mio avviso l'integrazione dell'uno con l'altro, spartendo il tempo in ugual misura, è sempre la scelta giusta, ed il tal caso una rimessa in discussione è sempre tangibile utilizzando un bel paradosso-quesito Marzulliano: noi viviamo la realtà per poi immedesimarci nei sogni oppure ricorriamo ai sogni per costruire la realtà al meglio? Ed infine, posso dire che alcune fasi della nostra vita, quando le ricordiamo le pensiamo come se fossero state un sogno, le diamo un valore onirico, divino, intoccabile, e basterà ricordarle intensamente e saremo di nuovo lì a riviverle!



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