sabato 20 giugno 2020

L'amore da dove nasce? Da dove viene il volersi bene?

L'amore da dove nasce? Da dove viene il volersi bene? 
E' strano sentire una persona improvvisamente in modo diverso, si attiva qualcosa, un pulsante senza controllo, una giostra vorticosa, e la macchina della voglia di vicinanza inizia a correre senza freno, non si è più gli stessi, l'un con l'altro, e il precedente ti vincola, ti disorienta, ti colpisce proprio lì nel tuo punto debole, quello dell'indipendenza sobillante, iniziando dai pensieri, dell'essere in disparte da tutto e da tutti, come se certe volte si pensa di dover pesare troppo, suglia altri dico.
Di controparte ora invece vuoi pesare, la tua voce, la voglia di essere importante, ma farlo sentire ciononostante sottovoce, con il garbo che va trattata una cosa che ci tieni, una cosa fragile e delicata, cristallina.
La verità è che ad un certo punto ci accorgiamo che soli andiamo poco lontano, mentre in coppia noi attiviamo un generatore, che ci sospinge verso mete non più comuni, e c'è un colore particolare che trasforma la luce in brillanti fari da palcoscenico, puntati su solo noi, noi tra i tanti, noi, ora forza della natura, animi elevati, esseri gentili, da pace interiore, da magnifica emozione.

mercoledì 17 giugno 2020

oggi va così

sto fermo in un posto, non mi muovo più,
aprò la mano, accarezzo il mio palmo,
sono tutto lì, il bambino, l'adulto, 
l'immenso bisogno di me, di trovare un ascolto senza parole, senza pensieri, senza il fare,
sì, do spazio a me, al bisogno di amare, di amarsi, 
di trovarmi nel mio piccolo cantuccio,
sollevato finalmente, posato e meditabondo,
spengo tutto, 
la mia camera oscura è ora piena di colore, un caleidoscopio inizia a girare intorno a me, 
ed io sempre più fermato, ne trovo il nettare, l'azione, l'avvento.

lunedì 15 giugno 2020

cerchi un abbraccio, lo cerchi disperatamente, un abbraccio come un appiglio, un abbraccio come uno scoglio a cui tenerti, vorremo con esso stare bene ma forse non lo saremo lo stesso, in esso stiamo na meraviglia o dopo ne staremo anche peggio?!? ... ne siamo bisognosi in ogni caso, desideriamo amare, lo desideriamo perchè affetto, vicinanza, incontro emotivo sono ed appartengono a quelle gioie prettamente di chi si apre alla vita, sa che la sofferenza non è più la strada giusta, ha voglia, desiderio di far un salto nuovo, le scelte vecchie ci hanno portato sempre e solo nello stesso posto ... un cerchio che si è chiuso, un nuovo cerchio più ampio ci attende, con nuove enfasi, sentori, tutti più elevati, più autentici, dubbi che spariscono, ci accettiamo per come siamo, l'essere vivi è il volersi bene, me, te, i nostri difetti, le nostre confusioni, le illusioni mai sopite, siamo tutto ciò e lo saremo sempre, ma ora ne siamo già fuori, a ciò ne facciamo un sorriso, un inchino e soprattutto una carezza, una semplice e soave carezza al mondo intero, e tutto quello che ha colore, animo, essere.

venerdì 12 giugno 2020

la vita pende, 
un lato rimane scoperto,
ti sbilancia per un attimo,
il tempo giusto per poterti far cadere,
ma cadere è una nostra prerogativa personale ed arbitraria,
e si può finire in tanti modi,
ma si può anche non cadere mai,
resistere ad oltranza,
e non rischiare mai di guardar da vicino un filo d'erba,
un fiore di campo,
un riccio di bosco,
un viaggiatore visionario,
ecco, guardarsi e specchiarsi,
guardarsi e riconoscersi


la vita che scivola, i nervi che ti tengono per il collo, il ritorno a quelli che eravamo? qualcosa è cambiato, una nuova frattura è calata inesorabile, no che non si può tornare ai soliti schemi, vecchi dolori che sbalzano tra picchi, tra spacchi, piccole crepe, intonaco che si sgretola, pareti scalfite, stanze svuotate, orologi senza lancette, case senza porte e ne finestre ... mi ritrovo così mano nella mia mano, in ascolto, in astinenza, in assorbimento totale, e continuerò a vivere ...

venerdì 5 giugno 2020

Ma cosa è? 
un astronave, un razzo interplanetario, una macchina del tempo?
oppure un semplice bimbo di cui ognuno si prende cura, ti rallegra, ti sorride ...
umanizziamo una cosa, e trovarne un nuovo caro affetto.




due foto, due spunti, due immagini ...
lui è, il gatto di mare,
principe dei flutti,
selfeggia sulle onde,
e fa innamorar tutte le sirene,
anvedi come è belloccio sto bel micione;
e questo poi è il vecchio scarpone de mare,
lo peschi in mezz o mar ma subito par na cos fuori luogo,
nu nè ne nu pesc, ne na cozz, e neppur nu purp,
ma allora che cos'è?
E na cos vecchh, passata,
che i posti a stento ricorderanno,
perciò abbiatene ora cura!




l'Albero dei pensieri
si arricciano
si radicano
si confondono
si contorcono
faranno buoni frutti?
se hai voglia raccogline uno
un semplice pensiero è anche per te!