giovedì 8 novembre 2018

a voi le strade, i palazzi, il traffico, lo smog, lo shopping, le comodità, la vita mondana, il controllo, la quotidianità monotona e stantia, il contegno, la messa di Natale, l'abito sempre pulito, la postura sempre ritta, le smancerie da elemosinare, ... a me le montagne, crude ed anarchiche, spontanee ed estemporanee , non nascondono nulla, e nemmeno conservano, ti possono dare il cuore o riversare tutta la loro rabbia, in loro l'origine, in loro tutto ciò che fragile può collassare da un momento all'altro, come una valanga, una frana, un incendio ... cosa dirvi? trattale con cura, siate a loro vicino, fate sentire il vostro affetto, perchè? perchè chi apporta la libertà, la fantasia, la sorpresa, il sogno ha scelto di colorarlo questo Mondo, di portarvi a portata di mano un arcobaleno, un tramonto, la luna, il sorriso di un bambino, la fiducia di un padre ...

lunedì 5 novembre 2018


cara Porta, eccomi, mi presento, sono il Signor Abbraccio, e sono qui innanzi alla tua maestosità chiamato con urgenza per un intervento di estrema delicatezza affettiva; sa io di lavoro svolgo proprio ciò che indica il mio nome, vengo chiamato lì dove vacilla la speranza della possibilità dell'uomo di amare, volersi bene, provare affetto e stima, sai che quando vedo dei casi del genere prima di tutto sono io ad intristirmi, a volte piango anche, a volte mi commuovo, sono un tipo molto empatico io, altrimenti non potrei fare ciò che faccio, ecco ti chiederai cosa faccio? Mmm, porto prima di tutto vicinanza, sai anche se sono un abbraccione nato, pieno di simpatia ed ironia, non sono per nulla perfetto, anzi, allora allora la ricetta segreta non la tengo, non c'è proprio, c'è solo che è probabile che riesco a parlare al cuore delle persone, ops delle porte ... ehhh perchè anche le porte hanno un cuore, che fa toc-toc quando ci bussi vicino ma non sempre aprono, in alcuni casi sono arrugginite, altre chiuse a chiave e la chiave non si sa dove sia finita, altre pare siano finte, sono in pratica disegni fatti su muri, e quelli forse sono i casi peggiori; tranquilla, mi han detto che tu appartieni a quelli della chiave persa ma non introvabile, non problema, sono ciò situazioni delicate, ma non impossibili ... innanzitutto mi devi dire di che materiale sei fatta, legno, alluminio, ferro, lamiera, ma da ciò che vedo mi sembri cmq di un materiale tenero e soffice, delicato sì ma anche tenace e denso, molto denso direi, bene così, ora è importante capire anche di che forma sei, al fine di poter eseguire un buon abbraccio da parte mia, mi raccomando ai spigoli, di tenerli belli alti e non puntati verso di me ed a sto punto anche le maniglie se vengono messe di lato, come dovrebbe essere, sarebbe l'ideale! :D Infine è importante il contatto, quando busserò memorizza il tocco della mia mano, cercherò di essere il meno invasivo possibile ma cmq accordato, ritmato, calmo ed anche caldo, dai caldo ci sta! :D ... dopo ciò passerò al vero abbraccio, e lì dai non ci sono regole scritte, ciò che vien fuori è sempre una sorpresa, anzi è la vera sperimentazione per cui intervengo, suspense e nuova acquisizione di informazione romantica o pratica, gradevole o elettrizzante, eccitante o caritatevole, rimane il dato di fatto che un abbraccio rimane pure sempre un caro abbraccio. Ecco perciò un buon motivo per aprirsi ad un abbraccio, ad un nuovo respiro, un altro battito che vien in sinergia, energie che si completano e raggiungono punti di elevata intensità, scambi reciproci di autostima e punti fissi in cui potersi ritrovare, e dici la verità, di un abbraccio c'è ne sempre bisogno, non se ne può sottrarsi, diventa un punto di forza, fatto ovviamente con quella unica persona in cui qualcosa si è già aperto, le porte interiori di entrambi che hanno subito comunicato, strettosi la mano, ops cioè le maniglie, e brillato gli occhi, ops cioè volevo dir l'occhiello. Ora bella Porta che sei io Abbraccio rimango qui fuori vicino a te, chiusa o aperta che sia ti rimango vicino, ti apporto la compagnia che meriti e non ti lascio sola, ora in questo momento è così e così è bene che sia, al domani non faccio affidamento, lascio il domani al domani, come una proiezione di ciò che è già il presente ...
svolte ... dare una svolta a ciò che per troppo tempo era senza sbocco, un atto di rivoluzione interna, prendersi per mano, e donare un atto di gentilezza verso se stessi, verso l'inascoltato ... orgoglio, se orgoglio c'è non diamogli l'utilizzo del tutto so e del tutto sono, ma diamogli quella voglia di andare oltre se stessi, oltre l'uso comune, esploriamo zone mai raggiunte, riscopriamoci, mettiamoci in gioco sfidando addirittura noi stessi, nelle nostre convinzioni stantie, sorprendiamoci, respiriamo aria nuova ... e finalmente, lasciatemelo dire, cacciat e pall' (e con ciò già so che pensate, agg' rovinato tutto il poetico ed il dolce, ma il guaio che Santulli è Santulli e adda fa quello che è) ahahahahah