lunedì 22 febbraio 2021

c'è tutta la stanchezza
e la voglia di risollevarsi
qualcuno direbbe la stitichezza
qualcun altro l'appallarsi
ho intrapreso la via
quella che abbraccia l'ignoto
dove si gioca con i cerini accesi
e le bambole diventano buone compagne di viaggio
qui conservo con cura ogni pezzetto di me
dovesse fuggirmi un naso, un unghia o un emozione
non potrei perdonarmelo
e ricammino sui miei passi
uno, mille, infinite volte
per vedere se qualcosa è cambiato
nell'animo di chi ama

che luce sia... è rimasta lei e solo lei, nel dirigerci, nel volgere a lei lo sguardo, con occhi che brillano, e solari pensieri, te o luce inondaci la vita, d'amor proprio, d'amor vivo, nell'estasi del nostro pulsar

Domani camminerò oppure no? ce la farò oppure no?!?


E chi lo sa!!! Se non ce la farò, volerò
e se non volerò allora ballerò
ballerò sui carboni ardenti
basta che voi mettete la musica
ed io sarò dove solo l'immaginazione potrà

mercoledì 17 febbraio 2021

Tristezza

Tristezza cara,

ti ho portato con me per montagne,
cercando di sperderti,
ti ho portato con me per città,
cercando di disorientarti,
ho cercato di dirti addio,
ma non ci sono riuscito,
hai ritrovato sempre la via di casa,
bussando alla porta,
ti ho aperto ma non ho visto nessuno,
eri già dentro di me,
come un ombra eri sempre un passo oltre,
ad ogni tentativo di fuga,
ad ogni sabotaggio interiore.
Ed allora all'evidenza della resa,
solo allora ti sei presentata,
e con la lingua da fuori,
affaticata ed accelerata,
mi hai chiesto il motivo di tanto correre,
e mi hai rivelato i desideri tanto agoniati,
come quello di passeggiar con me lungo un placido corso d'acqua, di ingoiar zucchero filato fin al mal di pancia, di assistere ad un rosso tramonto appena fuori il nostro confortevole giaciglio, di osservar le stelle cullati dal sentor del mare, e poi ridere come i pazzi alla visione di una goliardia, o piangere nel commuoversi quando ti scrivevo di come le nostre vite si fossero intrecciate, e cantare insieme quel motivetto che più amavi da ragazzetta, o infondersi in quei momenti tanto importanti la giusta dose di tenerezza, di coraggio, di vicinanza e d'affetto.
Eh sì, mi hai spiegato che dopo tutto ciò, tu tristezza, ti saresti anche fatta da parte, chiusa in qualche armadio o cassetto e rimasta in vita solo come un ricordo, un flebile ricordo di ciò che eravamo, e non siamo più ...

giovedì 11 febbraio 2021

Un naufrago isolato su una isola deserta, ogni giorno guarda il mare, le sue profondità, il suo inesauribile moto, lo osserva impaziente, malinconico ed attratto, e pensa finalmente di infilarsi in quei flutti, e scomparir in quell'immensità, la voglia è tanta, è adrenalina, è trasgredire ... ma poi ci ripensa e si dice lo faccio domani ... e continua ad alimentare così la speranza, ad alimentare il grande mistero della vita ...

Parti e non tornare più,
parti per tornare più forte
sali da una porta e scendi dall'altra,
varca la soglia e sarai già più in là,
parti, torna a casa,
ma domani sarai di nuovo qui,
parti, ed inizia a sognare,
in realtà il treno non lo stai prendendo,
lo stai solo accarezzando,
la tua è una vita di andirivieni,
ricammini suoi tuoi passi,
ma hai già deciso,
oggi scenderò alla stazione prossima,
voglio vedere il confine,
voglio vedere se sarò ancora io,
e che la stazione si chiami col mio nome



I ragazzi continuano ad abbracciarsi,
i ragazzi lo sanno che l'amore è più forte,
io e te e nulla esiste d'altro,
perché insieme siamo già oltre
insieme ci ergiamo al sacro,
alla nostra eterna vittoria,
al nostro piccolo atto
di vera rivoluzione



E la gente nonostante tutto si continuava ad abbracciare... forse aveva compreso che ognuno di loro era il custode di un gesto tanto arcaico quanto solidale, tanto immotivato quanto desideroso; ecco che ognuno aveva capito di non essere un'isola, ma un semplice dono, da portare a compimento, dal preludio al sublime!




lunedì 1 febbraio 2021

pur se sii miez scassat, proteggimi, anche io sto nu puoc arruvinat, comme a te, però amm iii semp annanz, nun ce putimm fermà, e perciò l'altro giorno quando ti ho visto buttato lì miezz all'evvr non potev nun fermarmi, mi so dett pur scassat comm siii ma devi sta all'ert, a gent che pass allocc tadda vere, pe chill che si, pur ferit, pur miez azzupat, pecchè a gent te vo verè, a te e pure a me, e mo che ti ho aizzattt aggrazziami pure tu a me, ed or aimm, imm avanti senz paurrr, grazie!