mercoledì 22 luglio 2020

Oggi sono in pace, oggi sono oltre, ho i miei teneri spazi, piccole intercapedini ricavate tra mondi dispendiosi, qui trovo questa calma apparente che mi regala parole, per dipingere pareti fatte di cieli, di boschi, di città, e mi regala sguardi, per capire come io sia negli altri, come gli altri siano me, come viviamo di riflessi, e specchiandoci, tutto diviene percettibile, ed ogni sussulto è un terremoto, una benedizione, una consacrazione, un albero motore, irrefrenabile, divenente.

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