mercoledì 22 luglio 2020

... ma grazie a te, tu che sei apparsa dal nulla, in punta di piedi hai trovato lo spazio, il giusto intermezzo in un relitto alla deriva, naufrago tra flutti e vortici, la tua figura lì calma e stabile, si staglia su una roccia emersa dalle onde, un punto di ancoraggio tra mille peripezie. La tua la voce soave di una sirena, che ti affascina, ti seduce, che ora ti salva, l'estasi sospesa nel nulla, l'evanescenza della meraviglia, di chi ancora crede, crede che chi ti porge una mano può essere solo un angelo, che faccia il suo compito, nella sua fase cruciale, e ti lasci solo l'incanto, ti rimetta in strada, ti ridia la giustezza, la luce negli occhi ed infine il suo dolce, dolcissimo ricordo, così che ora, in ogni momento, puoi chiudere gli occhi e lei è lì, lì con te, mano nella mano, ti riaccompagna nell'immensità.
Ciao caro Angelo, grazie.

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