venerdì 30 marzo 2018

se la città non va in montagna allora è la montagna che va in città, o meglio leggesi Santulli al posto di montagna e Caserta per città; detto ciò i mondi opposti hanno la possibilità di ascoltarsi o ancora di osservarsi ed anche invidiarsi, la felicità altrui, come nel proprio lo spirito di libertà, lo scenario di confronto rimane tale e pure se cambierebbe nulla si potrebbe modificare. Eccoci, pare quindi tutto bloccato e senza sviluppi, se non che è il nostro fine ad essere in parte sbagliato, è il possesso, la proprietà che è sbagliata, cose a cui diamo troppa importanza, importante invece è l'approccio con un luogo riuscendo a sentire e comunicare con tutta l'entità collettiva, chiudere gli occhi e semplicemente esserci; Santulli comunica e la città risponde, Santulli non comunica e la città non risponde, dall'elemento singolo si costruisce il totale mattoncino dopo mattoncino, centimetro per centimetro e mai il contrario e non può che essere in tutto ciò la texture dei mille pensieri a costruire ciò che si realizza ... comunque tutta sta complessità di cui mi scuso sempre solo per dire che si scrive Santulli e si legge Caserta o viceversa, fate voi, per me è lo stesso ...

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