giovedì 29 settembre 2016

a passeggio con l'uomo solitario ...

tu, uomo solitario ... te ne vai vagando interrogandoti perplesso sul tuo essere ... scappi dai morsi dell'ansia e dello stress che si fanno sempre più insistenti ... solo il contatto con la natura ti da beneficio, momentaneo sollievo, ultima grande cura al tuo continuo spaesamento ... tra le braccia di madre natura improvvisamente ritrovi te stesso ... solo qui la tua profonda solitudine diventa lieta compagna di viaggio, il tuo essere inascoltato diventa meditazione e contemplazione, soave carezza del silenzio, comunicazione essenziale diretta a chi sa ascoltare anche a distanze severe ... la tua irrequietezza trova quella pace del senza tempo o meglio del tempo giusto, del tempo quadrato, del tempo esatto ... quando sei qui perciò giaci impavido come un capitano sulla prua della propria nave, questo è il tuo posto, questo è il tuo interesse, fiero ed orgoglioso qui assumi un valore, un'identità, una netta riconoscenza ... non pensare alla restante parte, i luoghi sono scatole chiuse, da essi si entra e si esce come si nasce e si muore ... trova perciò qui l'energia utile, quella inesauribile, quella frizzante e antiossidante, trova qui quella vitalità da respiro profondo, da battito primordiale, da fisico sannitico ... il tutto è da riassumere come un abbraccio con il passato, un ritrovare le proprie origini, un andare incontro tramite una modifica temporale all'essenza che avvolge noi, voi, tutto ... è un dare importanza, è un atto simbolico, è prendersi la briga di ergersi ad ambasciatore di un'età sopita, di un'epoca disillusa, di cui scusarsi, di cui portare comunque un grazie sentito o non, poco conta, basta uno, un sognatore, che darà voce a tutti ...

a passeggio con Gino Gravina da Bellona al monte Ragazzano passando per il valico della Colla - monti Trebulani






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