lunedì 8 ottobre 2018

omaggio a Franz Kafka

da casa mia Napoli, una città bellissima, piena d'arte, dista circa 2.000 km; nei negozi, per lo più quelli di abbigliamento, sono abitati da esseri tentacolari, ti si appiccicano e ti soffocano; nel programmare, soprattutto quelle cose minuziose, c'è la possibilità di essere inghiottito in un buco nero, ed ho detto tutto; ci sono esseri, penso siano bruchi, che quando vedono il mio block-notes vorrebbero mangiarselo come una foglia verde verde; ci sono delle dogane lungo certe vie consolari, ed in esse delle sentinelle pronte a dar l'alt, bisogna evitarle a tutti i costi; sguardi di scimmie urlatrici, troppi in giro, nei luoghi dove la foresta ha raggiunto temperature insostenibili; l'autunno è arrivato, ma io ero già in letargo da tempo e l'estate anche qui non dura che 3 o 4 giorni; nell'ultimo periodo frequento luoghi alienati, dove tuffandosi in una cassapanca puoi emergere in un bordello, in una miniera abbandonata trovi una festa di sognatori affaticati, mentre i cinesi sono sempre lì, camminano sulle acqua del Mediterraneo come stanno appollaiati sui rami di una foresta bruciacchiata, fanno comunque commuovere tutti i miei stupidi verdoni; ed ho capito che c'è del vero dove non c'è verità, idem per il reale, e c'è del sospeso che qualcuno prima o poi comunque riempirà ...

Nessun commento:

Posta un commento