A volte le gambe ed i piedi ti fanno male, sono stanchi,
logorati, hanno voglia di riposo, e sai cosa c’è di nuovo? A quel punto decidi
di fermarti, mollare la corsa, lasciare le redini, la mente ha voglia di calma,
il cuore di casa, c’è voglia di comprensione intorno a se, c’è di non dover
dire tante cose per spiegarsi, c’è voglia di un silenzio ascolto, di un
silenzio lungo un sospiro, un lieto stato d’animo, una rinfrancante dimora. In
esso pensieri da spazzar via, solo la tiepida brezza estiva spettinare
leggermente i tuoi capelli, lasciare intatto il tuo bisogno di affetto, la tua
giocosità, l’effervescenza di gioviale apprendista; solo una cosa in più
sarebbe di troppo, complicherebbe tutto, ed il fragile castello di sabbia tutto
giù, tutto all’aria, ad ascoltare il vento, a disperdersi agli orizzonti … ma
tu e dico tu chiedi strada, hai troppo a cuore il pretendere il tuo spazio
vitale, il tuo essere riconosciuto come singolo individuo, come piccolo o
grande artefice di un mondo da te imprescindibile, essere parte del casino ed
in quel casino essere il più possibile protagonista … sì, forse con ciò ho
esagerato, in realtà ti basterebbero due cuori , una capanna, un po’ di
attenzione, il continuo delle tue energie per rinventarsi giorno dopo giorno, non altro, sicuro niente
di più? Difficile rispondere, richiedetemelo alla prossima svolta …
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