giovedì 26 dicembre 2024

passeggiata in natura monte Montagnano colli Tifatini (CE) 29 dicembre 2024

domenica 29 dicembre 2024

partenza escursione: zona Limatola (BN)
Lunghezza percorso: 9 km circa
Dislivello in salita: 200 mt
Tempi di cammino: 3 ore (escluse soste)
Difficolta’: escursione di media difficoltà

Passeggiata dal borgo alle campagne boschive in altura, passeremo per i ruderi dell'eremo di Sant'Erasmo, poi i pianori altipiani un tempo coltivati quindi convergeremo verso la cima del Montagnano con la sua croce e poi monte Zecchinoso, qui sosta pranzo, ritorno per il sentiero dell'asparago.

prenotazione obbligata contattandomi, Alessandro Santulli tel. 3925322408 messaggio whatsapp
Contributo per la passeggiata 8 euro a partecipante
Sono raccomandati un paio di calzature adatte all’ambiente montano, acqua, giubbino, colazione a sacco, essere in buone condizioni fisiche. Ogni responsabilità è individuale

venerdì 8 novembre 2024

 Ecco perché ha vinto Donald J. Trump

Anni del sempre adolescenti, anni in cui non si diventa adulti, non si vuol diventare adulti, e ciò è un bene, è un gran bene, una fortuna, gli esempi dall'alto sono stati pessimi, ci dicevano e ci invogliavano a dir la nostra ed apportare il nostro contributo ma in realtà comandavano sempre e solo loro, per noi nessun spazio vitale per poter fiorire, solo una perenne forma di controllo verso il nostro agire, malfidanti, assenza di fiducia, nessun entusiasmare o incitare e credere in sé stessi, punti di riferimento pari a zero, ed allora? Allora Fanculo a questa parte di mondo adulto che tutto pensa di sapere, Fanculo alla politica che ci dice con fare protettivo di interessarsi sul serio alle nostre vite, al nostro benessere (balle), e Fanculo anche al stare sempre sul pezzo, perfetti, senza mai una macchia, appartenenti a coloro che si scandalizzano, pronti a puntare il dito, ed a deridere il malcapitato di turno fuori dagli schemi, fuori dalla presunta morale, fuori dal berbero automatismo dell'essere informati sul comune stile, parole, vestiario, ordine in voga in quel momento, voi siete solo dei replicanti, vivete nella schiavitù del tutto già fatto di chi per voi, e voi pappagalli ripassate il copione più e più volte per non sbagliare, per non sfigurare, fragili ed incerti, poi non sapete dire una h su chi siete, dove andate, e soprattutto parlarne, ragionarci, confidarsi, siete bloccati nella paura più totale di prendervi le vostre vite in mano e finalmente dire in modo crudo e palese ciò che veramente pensate, siete senza personalità! 

Mi dispiace, ma noi non siamo così, noi amiamo la spontaneità, amiamo chi scende in campo ed in primis si attiva, chi per strada regala un sorriso, un saluto, una confidenza a chi capita, crediamo che una forma di bontà esiste ancora, lo abbiamo visto e ne siamo testimoni ed il nostro prossimo passo è quello di diventare noi stessi bontà, perché abbiam capito che più di attendere dagli altri, ciò che ci aggrata in particolare è sentirsi liberi di esprimersi senza remore, senza rancore, senza una direzione già segnata, dando spazio al tutto è possibile, che bella parola il possibile. Se siamo giunti a ciò allora siamo alla grande, se ci stiamo lavorando ancora per diventarlo siamo già sulla buona strada. L'importante è non temere la confusione in cui viviamo ora, il senso di assurdità odierna, il disorientamento emotivo e strutturale, difatti cambieremo mille volte idee, e ciò è buono, vuol dire che stiamo cercando soluzioni, valutando, mettendoci in discussione, chi intorno a noi è genuino ci comprenderà, chi vorrà controllarci invece ci chiamerà bipolari, inaffidabili, addirittura folli, con costoro passiamo oltre, il dire ed il pensare valgono a zero, ciò che conta sono i fatti. Certo, non siamo stabili, ma è tutto il Mondo che è instabile, e noi viaggiamo alla sua stessa velocità, per accordarci, per non perdere il passo, per prepararci al giorno in cui avremo spalle forti, più sicurezze personali, e maggiore conoscenza di chi siamo, ed allora quel giorno, il Mondo tutto, lui, sarà lui a girare alla nostra velocità, al nostro esistere, seguendo la luce e la musica del Nome che portiamo. Auguri a tutti!

martedì 30 luglio 2024

se vi manca l'affetto allora mangiate molta cioccolata... ma senza esagerare... in effetti se si può meglio l'affetto... anche perché la cioccolata in estate si squaglia... e poi fa venire i brufoli... l'affetto invece ritempra l'animo... la cioccolata costa soldi l'affetto costa tempo... la cioccolata te la compri quando vuoi, l'affetto non è in vendita... di affetto non vi è mai troppo, sarà che l'essere umano rimane sempre un fanciullino tanto bisognoso poi di attenzioni, di carezze e di gesti... tutti ricordano l'amore di una mamma, una memoria che non termina mai, indissolubile, indispensabile alla costruzione emotiva e d'autostima della futura persona adulta, e comme te vo ben a mamma nn te vuo bene niscunn.... recuperiamo tutto l'affetto che abbiamo dentro e diventiamo ognuno madri di qualcuno o qualcosa, accudimento, responsabilizzazione, generatori di fiducia e sostanza e per l'appunto Affetto!.... così che in primis, divenire Caposaldi.

un cane, un po abbacchiato, come l'uomo, ma questo è un cane gigante, immenso, tutto pelo, buono come attira polvere, o per far felici dei bambini, giocherebbe volentieri con la palla, sarebbe un ottimo terzino, tutta corsa sulla fascia, a difesa ed in attacco, mordere bene le cosiddette caviglie degli avversari, e farebbe la cacca sul dischetto della sua aria di rigore per far scivolare il tiratore al momento del tiro, che dire, cartellino giallo a lui, vittoria certa per la sua squadra



Napoli - Via Marina, l'omino verde è scattato, lui tergiversa, il suo sguardo è rimasto fisso in una direzione, sul marciapiede opposto infatti una dolce metà ha mosso la sua attenzione, sormontata di panna e con sulla cima una bella ciliegina ancora intatta a far da splendida figura, lui si leccava già i baffi come si dice ed anche tutte le dita delle mani, non aveva mai visto una cosa del genere, lui amante del dolce e tanto poco del salato, immaginava di vedere appizzate su essa tante candeline che solo una forte ventata di brezza marina avrebbe poi potuto spegnere, ancora un po di sospance per mettere ancora meglio a fuoco il tutto, in ogni suo minimo dettaglio decorativo, ma era proprio tutto vero, un enorme torta di circa 4 metri per 5 come detto tagliata già a metà per essere consumata dai prossimi avventori da marciapiede giaceva su un immenso piedistallo argentato ad 1 metro da terra, per la gioia dei golosi, dei bambini, di chi presto si sarebbe tuffato in quella squisitezza infinita



martedì 23 luglio 2024

e poi ti accorgi che non c'è più tempo, o che il tempo a disposizione è veramente risicato, cerchi di recuperare il recuperabile in quel poco di tempo, oppure ti dai per vinto nello sconforto di averlo perso il tempo, non c'è molto da fare, riavvolgi il nastro è rifletti sui tanti momenti mancati, passati senza averci messo un tuo vero esserci, chissà la nostra mente da cosa era presa, di più importante?!? Non penso che lo era, la cosa più importante sono gli affetti, vicini e lontani, questo è senza fuor di dubbio. Ora viviamo di piccoli brandelli di vita, sporadicissime fluttuazioni sul chi siamo, su quanto amore far emergere dai nostri corpi, incostanti, altalenanti, disconnessi, calcolatori, con piccoli sussulti e lunghissime insensate attese, si aspetta, si attende, intanto il tempo passa, vola, corre via senza pietà, e noi siamo inermi, fermi, spaesati, la vita scorre, i treni passano, rimaniamo ancora seduti lì dove eravamo, qualcuno si accende una sigaretta, tanti altri scorrono meccanicamente le storie di altre vite di altre attese sui vari social, è così continuiamo a spiarci ma non a parlarci, a guardarci di nascosto e non ad entrare in interazione, a pensarci ma non a prendere iniziativa, ad attenderci ma non allo scoprire le carte, a rimanere a difesa ed al non esporci... in compenso in tutto ciò io ci vedo ugualmente una grande bellezza dell'animo umano, nel suo immenso paradigma di cosa sia vivere, essere al Mondo, con una coperta sempre corta, con cui lottiamo giorno per giorno per avere sempre un bandolo della matassa, certo poi, beati chi ha lanciato il cuore oltre l'ostacolo, che siano di esempio, che siano di sprono!

In ogni caso in attesa o in azione certo è l'amore sempre vincerà... anche chi attende in quel momento sta amando, non è tangibile, non è toccabile con mano, ma nel profondo del suo cuore sta amando, sotto la coperta di una sterile paura ed il senso di pudore di corpi esposti alla costante luce dell'essere al Mondo.

li gatti mi aspettano al varco, saranno pericolosi?!? Mi sembra che tramano qualcosa contro la pubblica sicurezza, mi hanno avvertito essere armati fino ai denti, inviati forse dal Don Rodrigo di turno, mi riferiscono che questa fotografia non sadda fa, ma a chi? A loro? Ad una ignota figura? Alla principessa del quartiere?... staremo a vedere, intanto occhi aperti e mai dire gatto se non ce l hai nel sacco, e per ora come vedete sono fuori dal sacco, tenterò di ammaliarli con due croccantini o la spartizione di un paio di tronchi d'albero su cui affiliarsi le unghie, la vedo dura, questi gatti non inflessibili, lo vedi da come ti guardano, non staccano mai lo sguardo, ti guardano da pari a pari, va be sto già pensando a regalargli allora un paio di stivali così avanzino di livello, basta che mi facciano fotografare, ora l'ignoto uno, ora una principessa, ora ciò che nessuno penserebbe di fotografare, ora li gatti stessi, li gatti con gli stivali, li gatti al comando, e la mia fotografia che gli osanna!



mercoledì 10 luglio 2024

Si dorme poco la notte... penso sempre a cosa potrei fare di concreto per te... faccio tanto un po qua un po là per tanta gente ma te sei Te e su questo c è poca discussione.... avrei voluto proseguire una comunicazione più ravvicinata ma non so perché... perché la vita ci porta ad allontanarci, a sbagliare sulle situazioni che più ci si tiene?!?.... forse sono stato indelicato, mi dispiace, non ho altri mezzi, non ho appreso qual è l'uso comune, se poi oggi ne esiste più uno... siamo in totale confusione, ma pur dal grande caos nacque il big-beng, ma questo è un altro discorso... forse avrai bisogno ancor tanto di crescere, fare le tue tante esperienze, per apprendere, per capire, e queste per lo più sono cose che si fanno da soli con tanta gente intorno, che si vivono sulla propria pelle, dalle proprie scottature... che strana cosa che un ragazzone di 40 anni si commuova ed abbia un animo così semplice e fanciullino come uno di 23 anni, c è un grave sfasamento temporale in me... vorrei essere uno di famiglia, almeno avrei un occhio di protezione su di Te più ravvicinato, ma purtroppo non lo sono... al di fuori di un clan si è lupi solitari, e la gente ne ha un timore immenso, forse non sbaglia, ma io ho un codice di onore, un autodisciplina, una coscienza che mi porta a ragionare, non avventare, ci si può fidare di me, appaio divertente e direi sfasulato forse fin troppo ma lo faccio perché la vita ha bisogno di sdrammatizzare, di troppa serietà ci si ammala... ora ho freddo, la notte certe volte è tanto fredda, ed ognuno si aggrappa a quel che può, per arrivare al mattino dopo... intanto si attende, cosa?!? Che accada qualcosa, non accadrà, sarà tempo inutilizzato, sarà tempo di preghiera, sarà dare tempo al tempo, la vita aggiusta tutto se abbiamo pazienza... mi siedo comodo e ti vedo crescere, forse non c è cosa più bella, amo vedere chi ne ha la stoffa farsi largo, prendere la propria vita in mano e dirigerla dove il meglio lo sai solo Te, ammiro, congratulo, ne sono felice.... io invece? Me la cavo sempre, no problem... domani si riparte, direzione Napoli, rimarrò sempre in zona, ho trovato la mia dimensione e nn la lascio più, mio padre l'ho vicino, ha bisogno di vicinanza silente in questo momento, condita con qualche carezza, qualche piccolo ascolto, e libertà di fare, e poi tanti amici, e se non ne avessi più uno allora fermo la prima persona che incontro ed inizierei una duplice parlantina infinita, c è troppa solitudine in giro, chi è intorno a noi aspetta solo che qualcuno le dia il là, la disponibilità, non l'indifferenza, poi si apre, tantissimo ed infine finalmente ti sorride... Ecco, vorrei vederti tanto sorridere, sorridere della vita, sorridere del tuo lavoro, sorridere della prima sciocchezza che ti passa, lo stai già facendo è vero, sorrido! Sorrido ancora! E penso che sei veramente l'essenza più bella che ho visto al Mondo!...

lunedì 10 giugno 2024

Un girasole osserva il suo sole senza mai perderlo di vista,

solo quando sparisce all'orizzonte china il capo

attendendo il giorno dopo per tornare a risplendere,

a gioire con esso, ad osservarsi con tenera letizia,

momento dopo momento.

Inspirati al girasole, non perdere il tuo sole,

quello che ti inonda di luce, di verità,

d'accoglienza, e poi diventa te stessa sole,

per continuare ad illuminarti di giorno e di notte,

con le nuvole e la pioggia,

sarai faro, sarai una stella

sarai una su un milione!



mercoledì 5 giugno 2024

Se busso, tu aprimi la porta, non aver paura, e senza fretta, senza alcun dovere, sono qui solo per ascoltare, un fiore te lo lascerò sull'uscio ogni volta vorrai festeggiare, un pensiero sarà per te anche quando non ci sarai, attenderò come la vita ci insegna, che l'attesa senza termini di tempo è pregna di gioia, di senza ambizioni, di scioltezza, di improvvise sensazionali sorprese




mercoledì 20 marzo 2024

😊🤗 Ho stretto tante di quelle mani e sentito tanti di quei nomi che immancabilmente me li dimentico, ma il tuo purtroppo non l'ho ancora ascoltato, nessuno ti ha chiamata ad alta voce forse perché in pubblico non bisogna alzare la voce, non su un cartellino che ti contraddistingue; meglio così, non siamo targhe automobilistiche, anche se ammetto che la tua la so a memoria e la ricerco su ogni auto che vedo passare come la tua, non ci posso far niente, l'occhio cade senza volerlo su quel marchio identificativo.
Sentire pronunciare il tuo nome forse sarà una pura casualità, per ora il vento o il frastuono me lo porta sempre via, ad un passo da me, ad un passo dal conoscerlo, stringerti la mano, sentirlo e dirti subito dopo, piacere di conoscerti.
Un nome, per pronunciarlo mille volte, sussurrarlo quando un emozione travolge il divenire, e ripeterlo quando la distanza ci disunisce, quindi memorizzarlo in rubrica e fare un genuino sussulto quando t'appare sullo schermo del telefonino per riportarti una voce attesa da tempo ma stranamente già conosciuta, familiare.
Ed ecco una parola che ti augura un semplice buondì, basta ciò, niente in più per rimanere subito dopo con quel sapore di sollievo, che ti fa tirar avanti la giornata, anche se pesante ed incolore, nella sua monotonia, ripetività.
Sì, quindi un soffice vocale che ti porta un arcobaleno, un cielo stellato, una moltitudine di colorate farfalle, le vedo che t'avvolgono, ti vestono, t'aggraziano, s'accorpano poi ed ecco trasformarsi nella tua buona stella che ti protegge, illumina riempiendo di quella incredibile luce che ti rende sconfinata, assoluta, predestinata.
Quella luce che sai bene donare, perché se si sceglie di aiutare chi in difficoltà è altrettanto vero che non se ne può fare a meno, è nella tua natura, è una missione che in vita ci segna e c'innalza.
È solo così che senti la tua anima soddisfatta apportati un grande OK, tu sei OK, sei nel posto giusto; il tuo lavoro non è più un lavoro, è molto di più, è ridare vitalità, comunicazione, diritto di parola, l'indispensabile interscambiarsi; siane sempre fiera.
Voce, parola, nome, identificazione, e poi divenire sostanza, etica e gentilezza, precisione ma non severità verso se stessi, definirsi ma non giudicarsi; parlare con sé stessi a volte fa bene, scandire onestamente chi siamo, aprire il palmo della mano e trovare lì dentro racchiusa tutta la nostra vita, il vissuto, le peripezie; appoggiarci dentro ora il dito dell'altra mano, chiudere gli occhi, e regalarci un momento di bontà verso se stessi.
Credimi e crediti, l'amore è tutto già dentro di noi, non è da un altra parte, né nelle cose, né nei capitali, né nell'accumulo, ma negli affetti c'è ne tanto. Già, l'affetto, forse la parola più bella, dire ad una persona ho affetto per te la trovo una cosa meravigliosa, dirlo ad un papà, ad una mamma innanzitutto e poi a chi merita la nostra stima.
Stima ed affetto come pane e fantasia, cose di cui rinfocillarsi, assimilare, farne una pacata ricerca in giro, e divenire noi in primis di ciò condensati, aggreganti, d'esempio per una bontà che ci affermi, ci contraddistingui!!! Ci riporti la nostra grandezza! Esseri umani, esseri senzienti. Con fiducia, con audacia
Ps. Come detto l'affetto più grande è sicuramente quello dei e per i genitori, non disperderlo mai, buona festa del papà!
😊🤗

Perché stamattina non ho alzato lo sguardo verso di te?!? Dispiacere! Dispiacere perché sfuggo da un punto d'incontro, un accenno, un assenso, un interesse; due persone che comunicano dovrebbe essere la cosa più naturale che esista eppure l'incauto mondo d'oggi ha reso tutto altamente complicato. Ed a questo mondo io non ci sto, sono qui a prodigarmi perché qualcosa che parli di cuore e con il cuore continui ad emergere, vivo e vegeto e persisto, come un noto film dice: Fantasia non deve morire! Il nulla non vincerà! Questo è un caro obiettivo e sarò felice di condividerlo con chi ancora crede, che amore è nelle nostre parole, nelle piccole azioni quotidiane, nella delicatezza di ascoltare la semplice anima che si pone a nostra referenza. Ritengo perciò che le fragilità debbano essere tutelate, e le forzature siano spesso sinonimi di presunzione. Invece presentarsi per ciò che si è, senza maschere, senza politicamente corretto, posso sembrare crudo, esplicito, ma sincero, a testa alta posta sul collo, ed alla fine auspico portatore di una verità per i più, è la verità seppur faccia male è l'unica via per la conoscenza.

Quindi eccomi chi sono, sento di parlar di me, mi chiamo Alessandro, in greco Alexo+Andros, significa protettore di uomini, sono Hirpino di discendenza paterna, gente apparentemente bruta, ma dal cuore d'oro, so montanari, ed altamente tenaci (hai visto mio padre, pur nella malattia, ha un carattere di ferro), i miei lavori hanno a che fare con il sociale, perché credo che più le persone si conoscono tra loro e più opportunità di vita si possano creare, per non parlare di scambio d'idee, informazioni, ed emozioni. La mia vita purtroppo però non è stata tutta rose e fiori, non ho avuto una bella adolescenza per una mia problematica di forte introversione, derivata penso dall'essere un HSP, cioè personalità dalla forte sensibilità, avverto tutto più forte, ingigantito, intenso, ed in modo ansioso. Ciò però ha anche dei risvolti positivi, legati ad un mondo artistico in cui trovo molto spazio d'esplorazione, creatività, crescita personale e culturale. Tutto il resto lo affido alla provvidenza, c'è qualcuno, qualcosa che ci guida, ci indirizza, il fato non esiste, esiste invece che ogni incontro ha un perché, avvenga naturale per apportarci un nuovo risvolto, una nuova consapevolezza, un insegnamento ed una stessa appartenenza.
Che dirti per ora lasciarti, se vuoi e quando vuoi siediti nel posto vicino al mio, tutto va male rimaniamo in silenzio, in un breve silenzio del tutto possibile, o potremmo voltarci, guardarci negli occhi e sorriderci, chissà chi ha già deciso cosa ha previsto, il bello dell'incognita della vita, come un roulette, come un salto nei sogni di Alice e del Cappellaio Matto.
... Perché stamattina non ho alzato gli occhi verso di te?!?... forse perché stavo ascoltando intensamente il tuo cuore! 😍

Questo è un Incontro, mi auguro che ne avvengano sempre più, a tutti

❤️
Se vuoi bene ad una persona, rimanigli vicino in silenzio, non tentare di spostarti, non far nulla, adagiati, sincronizza il respiro, esprimi quanto più possibile calma, prova a sentir venire avanti qualche sensazione, affronta il disagio, quello inevitabile se nessuno dei due parli, giusto è non aggiungere nessuna parola in più.
Ancora silenzio, perdurare di uno stato di infinita incertezza, rimanere così in zona franca, senza né destinazione e né obiettivi, ma attivare solo una piccola soglia di attenzione, vivamente disinteressata, giosamente d'empatia.
I minuti passano, perdi la cognizione del tempo, la quiete ora è abbastanza elevata, i respiri non più affannosi ci introducono in un benessere rigenerante, anche il continuo chiacchiericcio della mente è sparito, tanto che non ci fai nemmeno caso, l'interrogarsi è finito, e si naviga per mare in placide acque, cullati dai flutti, sospinti da una tenera brezza.
L'isola della felicità è raggiunta, si può gioire insieme, il sorriso che non conoscevi distende i muscoli e tensioni, è un sorriso di complicità, è un sorridere alla vita ed al creato tutto, è ringraziare, è ringraziarsi l'un l'altro.
Intanto ci si è avvicinati molto ed i nostri campi energetici diventano unica cosa, un unico cerchio ci avvolge, i cerchi diventano tre, quattro e continuano a moltiplicarsi, inizia un leggero ma piacevole ronzio, i cerchi iniziano a muoversi, danzano intorno a noi, si avvolgono, si interscambio, cambiano di colore e di essenza, rimangono luminosi, e brillano raggianti.
Tramite un incessante ondeggiamento le nostre acquisite pulsioni si espandono nell'etere, prendono il largo, ampliano spazi, colpiscono punti distanti, permeano la materia, realizzano nuove forme essenziali, nuovi argomenti, ibridazioni.
Il cambiamento è avvenuto, un nuovo ordine è conseguito, la famosa entropia è disarticolata, invertita, questo solo grazie ad un momento di profondo affetto, un momento nulla più, ma presente, avvenuto, storicizzato, porta il nostro nome, nel frangente univoco, accorpato.
Tutto in seguito rallenta, la ruota panoramica ci riporta verso il basso, ci ridesta, gli occhi aperti, sono lucidi, lubrificanti, vivi; risiamo nel nostro mondo, anzi con calma nei nostri mondi, interiori ed esteriori, caldi e freddi, monotoni o spasmodici, troppo reali, troppo.
Ecco la fine, breve e sintetica, i saluti, un cenno di assenso, un tenersi presenti, un ricordo nel cuore, un presto rivederci ed ognuno verso le proprie singole strade, un po ondulate, un po minate, un po solitarie, un po fatate ... predestinate...
questo è un semplice pensiero d'amore di un romantico innamorato della vita ...

❤️
L'altro giorno ho vissuto qualcosa di bellissimo, semplicemente ti ho rivisto; mi dite che è poco? O che sarà mai? In effetti non ti ho mai parlato, non so molto di te, ma improvvisamente abbagliato da una certa gioia che porti nel cuore, la tua pacatezza che mi disorienta, un apparente calma che si contrasta alla frenesia, l'essere entrambi di stessa sostanza che va in comunione, e poi, poi quella voglia di comunicare con franchezza, assennata, colorata e chissà che altro ancora, indefinito.
Penso che ti tradisca anche a te l'emozione, l'emotività che ci portiamo dentro, quella strana indisposizione verso bei accadimenti che possano avvenire, sconvolgimenti, viverli traumaticamente non giova a nessuno, ma tutto ciò è diventato la normalità, abbiamo paura delle cose belle, delle cose che possano apportare felicità, pensiamo di non meritarcele? Pensiamo di non riuscire a conservarle o prima ancora gestirle? Serve attraversare la paura, serve sentirla ed ascoltarla.
Invece vorrei ascoltare te, la tua sottile e dolce voce, saperti sulla strada giusta, la tua strada, mandarti un messaggio di vero affetto, vederti ridere, canticchiare spensierata, circondata da fiori e prati bucolici, margheritine e violette, e placidi corsi d'acqua. La natura ti appartiene, siete fatti della stessa sostanza, sei una donna, hai le chiavi della vita, sei fonte di commozione, e di straordinaria estasi.
Ed ora ti vedo in quei germogli di fiori di pesco pronti a fiorire, di un fervido rosa, ed inebriare di bellezza l'inizio della primavera, portatrice di mille sensazioni, vitalità, solarità. Suggestivi profumi che solo chiudendo gli occhi puoi avvertire e sublimare, per rimanere così in profonda intimità, in complementare relazione, in infinito contatto; stretto, fecondo, complice.
Ti ho visto l'altro giorno con un bambino che t'abbracciava, è inutile dirti che ho provato profonda invidia, osservavo quel bimbo, ero quel bimbo, ne ho sentito l'affetto, la protezione, la maternità, formavate insieme una scena procreatrice, il miracolo del donare e del formare dal nulla un essere che è in grado nuovamente di emozionarsi, di pulsare a ritmo dell'universo, di sorridere ad un suo profondo simile. Sarai un ottima madre, e fortunato chi vicino ti sarà.
Ora, niente, aspetterò un altra mattinata per esserci, sedermi e chiudere gli occhi per sentire, avvertire, contaminarmi della tua fugace presenza, per vivere di piccoli istanti, momenti, ascolti, silenzi.... illusioni...