mercoledì 20 marzo 2024

questo è un semplice pensiero d'amore di un romantico innamorato della vita ...

❤️
L'altro giorno ho vissuto qualcosa di bellissimo, semplicemente ti ho rivisto; mi dite che è poco? O che sarà mai? In effetti non ti ho mai parlato, non so molto di te, ma improvvisamente abbagliato da una certa gioia che porti nel cuore, la tua pacatezza che mi disorienta, un apparente calma che si contrasta alla frenesia, l'essere entrambi di stessa sostanza che va in comunione, e poi, poi quella voglia di comunicare con franchezza, assennata, colorata e chissà che altro ancora, indefinito.
Penso che ti tradisca anche a te l'emozione, l'emotività che ci portiamo dentro, quella strana indisposizione verso bei accadimenti che possano avvenire, sconvolgimenti, viverli traumaticamente non giova a nessuno, ma tutto ciò è diventato la normalità, abbiamo paura delle cose belle, delle cose che possano apportare felicità, pensiamo di non meritarcele? Pensiamo di non riuscire a conservarle o prima ancora gestirle? Serve attraversare la paura, serve sentirla ed ascoltarla.
Invece vorrei ascoltare te, la tua sottile e dolce voce, saperti sulla strada giusta, la tua strada, mandarti un messaggio di vero affetto, vederti ridere, canticchiare spensierata, circondata da fiori e prati bucolici, margheritine e violette, e placidi corsi d'acqua. La natura ti appartiene, siete fatti della stessa sostanza, sei una donna, hai le chiavi della vita, sei fonte di commozione, e di straordinaria estasi.
Ed ora ti vedo in quei germogli di fiori di pesco pronti a fiorire, di un fervido rosa, ed inebriare di bellezza l'inizio della primavera, portatrice di mille sensazioni, vitalità, solarità. Suggestivi profumi che solo chiudendo gli occhi puoi avvertire e sublimare, per rimanere così in profonda intimità, in complementare relazione, in infinito contatto; stretto, fecondo, complice.
Ti ho visto l'altro giorno con un bambino che t'abbracciava, è inutile dirti che ho provato profonda invidia, osservavo quel bimbo, ero quel bimbo, ne ho sentito l'affetto, la protezione, la maternità, formavate insieme una scena procreatrice, il miracolo del donare e del formare dal nulla un essere che è in grado nuovamente di emozionarsi, di pulsare a ritmo dell'universo, di sorridere ad un suo profondo simile. Sarai un ottima madre, e fortunato chi vicino ti sarà.
Ora, niente, aspetterò un altra mattinata per esserci, sedermi e chiudere gli occhi per sentire, avvertire, contaminarmi della tua fugace presenza, per vivere di piccoli istanti, momenti, ascolti, silenzi.... illusioni...

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