appunti di viaggio di Alessandro Santulli
mercoledì 20 marzo 2024
Perché stamattina non ho alzato lo sguardo verso di te?!? Dispiacere! Dispiacere perché sfuggo da un punto d'incontro, un accenno, un assenso, un interesse; due persone che comunicano dovrebbe essere la cosa più naturale che esista eppure l'incauto mondo d'oggi ha reso tutto altamente complicato. Ed a questo mondo io non ci sto, sono qui a prodigarmi perché qualcosa che parli di cuore e con il cuore continui ad emergere, vivo e vegeto e persisto, come un noto film dice: Fantasia non deve morire! Il nulla non vincerà! Questo è un caro obiettivo e sarò felice di condividerlo con chi ancora crede, che amore è nelle nostre parole, nelle piccole azioni quotidiane, nella delicatezza di ascoltare la semplice anima che si pone a nostra referenza. Ritengo perciò che le fragilità debbano essere tutelate, e le forzature siano spesso sinonimi di presunzione. Invece presentarsi per ciò che si è, senza maschere, senza politicamente corretto, posso sembrare crudo, esplicito, ma sincero, a testa alta posta sul collo, ed alla fine auspico portatore di una verità per i più, è la verità seppur faccia male è l'unica via per la conoscenza.
Questo è un Incontro, mi auguro che ne avvengano sempre più, a tutti
giovedì 19 maggio 2022
passeggiata al ponte della Vedova - Morcone (BN) 22 maggio 2022
domenica 22 maggio 2022
Secondo incontro: Morcone (bn), via degli Italici, bar all'angolo ore 10
Lunghezza percorso: 8 km circa
Dislivello in salita: 250 mt
Tempi di cammino: 3 ore (escluse soste)
Difficolta’: escursione di media difficoltà
Sono raccomandati un paio di calzature adatte all’ambiente montano, acqua, giubbino, colazione a sacco, essere in buone condizioni fisiche. Ogni responsabilità è individuale
coordinatore dell'escursione:
Alessandro Santulli tel. 3925322408 whatsapp
giovedì 12 maggio 2022
Scauri
Ho gioito per qualcosa di bello, l'attimo dopo sono morto, ho trovato una via battuta e pronta e mi sono perso nel mio labirinto, eccomi nuovamente solo, mortificato, un pezzo antico, invalidante, contrastante, agitato e sospinto, ora cammino passando da bradipo a leopardo, annusando odor di sangue e di cavoli, in realtà sono fermo, casco all'indietro, commento la mia ennesima fioritura, mi faccio bello e mi compiaccio, sono tremendamente incostante, svilito perdo petali come coriandoli, polline come briciole di pane, foglie, rami, chiome, fin giù nella terra m'infilo, sono seppellito, aria che manca, l'umido che m'avvolge, un cuore che ancora pulsa, radici tutt'intorno, mi aggrappo, ricordo, sorrido...
Gaeta
Sembrava Genova, il porto ed i vicoli, la connessione mare e città, il legame, vedevo De André ed i suoi citati personaggi, decantati, ed orgogliosi, ero a Gaeta ma poco importa, le personalità erano e sono identiche anche qua, senza filtri, almeno a me così appaiono, rappresentano il mio stesso Mondo, sciolto, vivido, alla giornata, interloquisco, parlo tra me e loro, loro e me, me con me stesso, a volte, intanto ascolto, con la voglia immensa di ascoltare, gente che vuole parlare, un infinito bisogno di parlare, di raccontare storie, romanzi, poesie dalla vita di tutti i giorni, e perché non dargli sfogo? Che colpa ne abbiamo se hanno inventato i social per allontanare la comunicazione... no, la comunicazione ha bisogno di contatto e di carezze, di tenerezze, di incontro di strada, si, per strada ancor meglio, lì dove avviene tutto fuori dalla frenesia, dal formicolio, e dall'agitazione momentanea, senza barriere di contesto. Ecco che Gaeta, o meglio una città, mi appare allora di nuovo un essere sognante, credente, con la voglia di mettersi in gioco, rischiare di vivere, e di trovare l'effimero senso che possa appartenere ad un innamorato, ad un girovago, un ammiratore di gatti, un politicante di lavoro, un pescivendolo, un ossessionato di foto, persone che amano gli animali, uno che semplicemente si commuove di fronte a tutto ciò.... e soave mi accingo al giorno dopo...